Tutto il teatro by Agatha Christie

autore:Agatha Christie [Christie, Agatha]
La lingua: ita
Format: epub, mobi, azw3
ISBN: 9788852058790
editore: Mondadori
pubblicato: 2014-11-24T23:00:00+00:00

SCENA SECONDA

Stessa scena, dieci minuti dopo.

Quando si alza il sipario, il cadavere è a terra nella nicchia aperta. Clarissa è stesa sul divano, la testa riversa. Sir Rowland è seduto sul divano, ma all’estremità opposta. Ha in mano un bicchiere con del brandy, e ogni tanto lo fa bere alla donna. L’ispettore parla al telefono. L’agente è in piedi vicino alla consolle in fondo. La sedia che era al di qua del tavolo da bridge è stata spostata alla sinistra della consolle in fondo.

ISPETTORE Sì sì... Cosa?... L’han centrato e sono scappati?... Dove?... Ah, ho capito... Sì, va bene, mandali qui appena puoi... Sì abbiamo bisogno delle foto... Sì, con tutto il materiale per i rilevamenti.

Riappende e raggiunge l’agente.

ISPETTORE Tutto in una volta. Passano settimane senza che succeda niente, e adesso ho il medico legale impegnato sulla strada per Londra. C’è un incidente. Be’, vuol dire che si farà un po’ tardi.

Si è spostato vicino alla nicchia.

ISPETTORE In attesa del medico legale, cercheremo di arrangiarci. Però meglio non muoverlo finché non l’abbiamo fotografato... Non che serva a molto, tanto non l’hanno ammazzato lì. Ce l’han messo dopo.

Guarda il tappeto.

ISPETTORE Vedi? L’impronta dei tacchi quando l’hanno trascinato.

L’ispettore si accovaccia dietro il divano. L’agente si accovaccia a sua volta. Sir Rowland si sporge dalla spalliera, poi si volta verso Clarissa.

SIR ROWLAND Come ti senti?

CLARISSA Meglio.

La voce di Clarissa è debole. L’ispettore e l’agente si rialzano.

ISPETTORE Meglio richiudere il pannello. Evitiamo altre scene isteriche.

AGENTE Va bene, signore.

L’agente chiude il pannello, e il cadavere sparisce alla vista. Sir Rowland si alza e appoggia il bicchiere sul tavolino a destra del divano.

SIR ROWLAND La signora Hailsham-Brown ha avuto un brutto shock. Forse è bene che vada in camera sua e si stenda.

L’ispettore è cortese, ma con riserva.

ISPETTORE Certo, fra un attimo. Prima dovrei farle qualche domanda.

SIR ROWLAND Non è in grado di subire un interrogatorio.

CLARISSA Sto bene, grazie. Adesso sì.

Clarissa sembra debole. Sir Rowland cerca di metterla in guardia.

SIR ROWLAND Sei coraggiosa, cara. Ma davvero io credo sia più saggio evitare.

CLARISSA Caro zio Roly.

All’ispettore:

CLARISSA È sempre una dolcezza con me.

ISPETTORE La dolcezza l’avevamo notata.

CLARISSA Mi chieda quello che vuole, ispettore. Anche se sarò di poco aiuto, perché non so niente.

Sir Rowland sospira, scuote leggermente la testa e si allontana.

ISPETTORE Non la voglio importunare più di tanto, signora.

Raggiunge la porta della biblioteca e la apre. A Sir Rowland:

ISPETTORE Le spiace aspettare di là con gli altri?

SIR ROWLAND Forse è meglio che rimanga qui. Nel caso...

ISPETTORE Nel caso, la chiamerò.

La voce dell’ispettore è stata ferma. Si fissano a vicenda. Infine Sir Rowland, riluttante, esce in biblioteca. L’ispettore richiude la porta e fa cenno all’agente di sedersi. Clarissa toglie i piedi dal divano e si mette a sedere. A sua volta, l’agente si siede alla consolle in fondo e tira fuori notes e matita.

ISPETTORE Allora, signora Hailsham-Brown, se è pronta...

L’ispettore prende il portasigarette dal tavolino vicino al divano, lo apre e ci guarda dentro.

CLARISSA Caro zio Roly. Vuol sempre risparmiarmi i guai.

Vede l’ispettore col portasigarette in mano e va in ansia.

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